October 26, 2020

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9 modi per migliorare l’inglese prima e dopo l’esperienza da au pair

Migliorare l’inglese è una delle ragioni principali per cui così tante ragazze decidono di diventare un’au pair negli USA. E per ovvi motivi, poiché la padronanza dell’inglese spesso porta a prospettive migliori di carriera e a nuove opportunità nella vita personale. Nel corso di un anno o anche di più come au pair, esistono diversi metodi, piuttosto immediati, per migliorare la propria conoscenza della lingua, ma anche altri più creativi per poter ripartire dagli USA parlando benissimo l’inglese. Abbiamo parlato con alcune delle nostre au pair per capire meglio cosa loro abbiano fatto per depennare dalla lista dei desideri “l’avere una migliore padronanza dell’inglese”.

Utilizzare i media inglesi a proprio vantaggio

Ancora prima di partire per gli USA, ci sono un sacco di cose che si possono fare per rispolverare l’inglese. Fortunatamente, esistono tanti programmi TV, film, canzoni e altri media in inglese che possono aiutare a migliorare la lingua.

Quasi tutte le au pair con le quali abbiamo parlato consigliano di guardare programmi TV e film in inglese o con sottotitoli in inglese (o entrambi). L’au pair francese Elea raccomanda: “guardate i programmi televisivi in inglese con sottotitoli sempre in inglese, perché altrimenti il cervello non riesce a fare il collegamento”.

L’au pair colombiana Juliana si è resa conto di quanto sia utile scegliere una canzone in inglese e impararne i testi, soprattutto dopo aver trovato i testi anche in spagnolo. “Mi ha aiutato tantissimo ad imparare parole ed espressioni.” Anche l’au pair argentina Iri si è affidata alla musica, e lei stessa ci dice: “ascoltare la musica è il modo migliore per migliorare la pronuncia.” L’au pair messicana Monse consiglia le canzoni di Adele, Bruno Mars, Taylor Swift, Ed Sheeran perchè “il loro inglese è davvero molto semplice e chiaro”.

Tanja, au pair dall’Austria, dice di aver letto dei libri in inglese partendo da quelli che già conosceva bene. Poi aggiunge: “anche gli Ebook sono ottimi, perché consentono di tradurre le parole che non si conoscono.”

L’au pair svedese Hanna seguiva i podcast in inglese e afferma: “con i podcast, solitamente, è anche più facile percepire il senso più rilassato del contesto e imparare anche lo slang e le parole più rare.”

Utilizzare post-it, diari e altri strumenti creativ****i per migliorare il v****ocabolario

Per aiutare a migliorare il proprio vocabolario, l’au pair olandese Noa consiglia di mettere dei post-it sugli oggetti in giro per casa, scrivendo: “sopra il nome dell’oggetto nella propria lingua e sul retro la versione in inglese”. Si tratta di un fantastico esercizio da provare non solo nel proprio paese d’origine, ma anche una volta arrivati presso la famiglia ospitante, perché così anche i bambini ospitanti possono imparare. Melanie, ex au pair dal Messico, tiene tuttora un diario nel quale, ogni giorno, scrive una nuova parola in inglese dato che “ciò è fondamentale per migliorare il proprio vocabolario”. L’au pair Monse, anch’essa dal Messico, era abituata a fare delle lunge passeggiate e, per ogni cosa che vedeva, si poneva questa domanda: “come si dice questo in inglese?" Poi una volta a casa, scriveva e ricercava le parole.

Contare sull’aiuto del proprio Cultural Care buddy

Una volta che le au pair vengono abbinate alle famiglie ospitanti e iniziano a prepararsi per la partenza per gli USA, ad ognuna viene assegnato un Cultural Care “buddy: si tratta di un’au pair che già vive negli Stati Uniti e che si offre volontaria per accogliere le nuove au pair. Per l’au pair austriaca Tanja è stato molto utile scambiare dei messaggi in inglese con il proprio buddy prima di lasciare il suo paese d’origine. Ecco perché, ci spiega: “è super importante avere un buddy che non parli la tua stessa lingua d’origine”.

Parlare in inglese il più possibile

Parlare in inglese, può sembrare ovvio, ma è probabilmente il modo migliore per migliorare la conoscenza della lingua. “Parlare, parlare e parlare,“ dice l’au pair austriaca Bianca. “Indipendentemente che si tratti della tua famiglia ospitante o dei tuoi amici, la parola d’ordine è non vergognarsi!” L’au pair tedesca Rebekka suggerisce di parlare addirittura con gli estranei per strada, cosa considerata alquanto normale in alcune parti degli USA. “Chi lo sa, magari in questo modo stringerai anche nuove amicizie!”. E non aver paura di fare degli errori. Stacey, au pair dai Paesi Bassi racconta: “Dicevo alla mia famiglia ospitante di correggermi quando sbagliavo in modo da poter imparare dai miei stessi errori.”

Circondarsi di au pair di altri paesi

Come au pair, avrai tantissime opportunità di incontrare altre au pair nella tua zona, come per esempio durante i meeting, le lezioni e altri incontri un po’ più casual. L’au pair sudafricana Felicha consiglia: “circondati di persone che non parlino la tua stessa lingua! In questo modo sarai costretta a parlare in inglese e vedrai come il tuo inglese migliorerà.”

Frequentare la gente del posto

Le au pair sono spesso impazienti di conoscere amici americani, intenzionate a migliorare il proprio inglese con l’aiuto di persone della stessa età e che condividano interessi simili.

Melisa, un’au pair dall’Argentina, dice che questo è esattamente il modo in cui lei è riuscita a migliorare l’inglese. Questo dopo aver trovato una grande rete di amici americani grazie all’adesione a due community per giocare a pallavolo. "Ho anche utilizzato l’app MeetUp che organizza gruppi di persone per lo scambio linguistico.” L’au pair Tais, dal Brasile, suggerisce anche di frequentare degli americani o gente da altri paesi.

Trarre vantaggio dai corsi d’inglese (soprattutto se sono gratis**!)**

Come au pair, hai la possibilità di seguire dei corsi negli USA (per i quali la tua famiglia ospitante pagherà fino a un massimo di $500), e molte au pair scelgono di studiare l’inglese. L’au pair brasiliana Tais consiglia: “prendi il maggior numero possibile di lezioni d’inglese! Investi nel tuo apprendimento perché questo è il momento perfetto per farlo”.

Dániel, au pair dall’Ungheria, è riuscito a trovare un corso d’inglese offerto gratuitamente dalla biblioteca locale. “Ne ho seguito uno per mesi ed è stato davvero utile. Era incentrato sulla grammatica americana e le parole che non ero riuscito ad imparare quando ero a casa.” Indipendentemente dalla materia che si decida di studiare, se la competenza dell’inglese è una priorità, l’ex au pair Melanie consiglia di acquisire i crediti presso uno stimato college o università locali, piuttosto che viaggiando nel fine settimana come au pair.

Leggere libri per bambini con i propri bambini ospitanti

Leggere libri per bambini in inglese con i propri bambini ospitanti è l’opportunità perfetta per migliorare le proprie abilità linguistiche. Le parole e la struttura delle frasi sono tipicamente molto semplici e, secondo Melanie: “leggere ad alta voce a qualcuno, ti aiuta a sentire meglio come pronunci certe parole e capire dove sorge il problema”. Leggere con i propri bambini ospitanti consente anche di ricevere un feedback completamente onesto.

Non aver paura**!**

Quando si tratta di migliorare l’inglee, è importante mettere da parte la paura e fare del proprio meglio. Nessuno che conti davvero si permetterà mai di giudicare la tua pronuncia, grammatica e vocabolario. I tuoi genitori ospitanti, bambini ospitanti e amici saranno semplicemente grati per il fatto che tu ci abbia provato! L’au pair Andrea, che è un’insegnante di danza nel suo paese di origine in Italia, è stata invitata dall’insegnante del suo bambino ospitante a condurre una lezione di danza, due giorni a settimana, durante la sua classe. Ammette: “Ero spaventata all’idea di questo nuovo progetto, ma più tardi ho capito quanto fosse importante per me. Questa attività mi ha aiutato tantissimo a migliorare l’inglese!”.

Qualsiasi cosa deciderai di provare per migliorare il tuo inglese, immergendoti completamente nella cultura americana come au pair acquisirai inevitabilmente la competenza linguistica in inglese che tanto desideri! Secondo l’au pair italiana Laura: “Oggi, dopo essere rientrata a casa da un anno, sono ancora orgogliosa dei miglioramenti ottenuti durante la mia esperienza alla pari. Il mio inglese è migliorato tantissimo!”